
Dicembre non è esattamente il compleanno di Plantina, in effetti l’attività compirà un anno a Febbraio sulle carte.
In ogni caso posso dire che Plantina è nata esattamente un anno fa, poco prima di Natale, quando ho preso la decisione di buttarmi in questa nuova avventura da sola.
Fin da subito, fin dalle prime lezioni tra i fiori a Londra, mi era chiara una cosa: a me non bastava lavorare i fiori, con i loro colori e i loro profumi, non volevo limitarmi solo al puro lavoro da fiorista. A me piceva soprattutto vederli crescere dai bulbi, dai semi, dalla terra!
Con un’idea precisa in mente e con le mille difficoltà burocratiche, ho deciso che le due cose non potevano essere distinte, dovevano coincidere, armoniosamente dipendere l’una dall’altra.
The Cutting flower garden
A gennaio ho preso parte ad un entusiasmante workshop online, grazie al quale mi dato la grande possibilità di mettermi in contatto con delle persone fantastiche in tutto il mondo: il corso di Floret Flower Farm!
Erin, e tutto il suo team, sono tra i migliori al mondo nella coltivazione di fiori stagionali in maniera organica e slow; una quantità di fiori di una bellezza incredibile, e tutto in pochissimi ettari, senza l’uso di serre riscaldate, pesticidi e altro. Se penso che anche lei ha iniziato coltivando una manciata di fiori nel suo piccolo giardino di città… c’è speranza!
Ho deciso anche io di coltivare i miei fiori perché mi piace continuare a studiare le varie tecniche di composizione floreale, l’accostamento dei colori, delle forme e dei diversi profumi. Tantissime delle varietà che ho in giardino non si trovano al mercato dei fiori, perché troppo fragili da trasportare chiusi al buio delle celle frigo. A maggior ragione c’è bisogno di una filiera corta!
Non ho grosse aspettative per il momento, mi diverto a sperimentare e a creare, ad osservare i cataloghi di semi e bulbi e a comprare più cose di quelle che effettivamente potrò piantare.

Le Dalie
Con circa 40 varietà di Dalie, non posso non inserirle tra i miei fiori preferiti dell’anno. Alcuni bulbi li continuo a disotterrare e a moltiplicare di anno in anno, comprate qualche anno fa ad una fiera o addirittura alla Lidl. Qualcuno purtroppo è andato marcio con i giorni piovosi di giugno, altre le ho divise male e non hanno più rifiorito. Alcune tra i nuovi acquisti dell’anno non corrispondevano alla foto che erano presenti sulla confezione, ma non per questo erano meno belle delle altre. La Café Au Lait Royal e la Show ‘n’ Tell sicuramente sono le mie preferite, assieme alla varietà Pom Pom.
La cosa più bella delle Dalie è la loro capacità di prendere sfumature magnifiche con l’arrivo delle prime notti fredde di settembre; addirittura alcune Dalie della stessa pianta avevano colori diversi (una tutta rosa e una bianca sfumata rosa)!
Ho evitato di farle andare a seme, così da poter continuare a raccogliere fiori fino alla fine ottobre. Ma in qualcuna ho raccolto delle capsule perché sono curiosa di scoprire la nuova varietà hanno ibridato le api del mio giardino. Infatti, le Dalie sono i fiori più facili da incrociare, per creare ogni anno nuove varietà.
Altri fiori che ho particolarmente amato e che non mi ero mai cimentata prima nella coltivazione sono i fiori di carta, ovvero l’Elicriso: margherite esotiche che crescono in natura già secche, dai colori meravigliosi e così abbondanti nella fioritura. Non pensavo potessero crescere anche alle mie latitudini; ma vedendo che riuscivano benissimo in Inghilterra, ho pensato: ”perché non anche qui, che come clima ci avviciniamo a quello inglese?”. E infatti hanno fiorito e rifiorito fino in autunno!
Non avevo mai sentito il profumo del Lathyrus, i piselli odorosi. Sempre alla Flower Academy non facevano altro che parlare dell’incredibile profumo di questo fiore, che non avevo mai visto prima. Sicuramente per il suo profumo ne è valsa la pena seminare qualche piantina, ma ahimé, le alte temperature di luglio hanno decisamente accorciato la già breve vita della pianta, permettendomi di ammirarli solamente per qualche settimana.
Sono molto soddisfatta invece per come sono andate le cose anche con gli Anemoni e Ranuncoli; non pensavo di farcela perché sono molto esigenti per quanto riguarda temperatura e umidità.
Son felice di aver riscoperto i Fiordalisi e altri fiori di campo come l’Agrostemma e il Lino!
Non vedo l’ora di rimettermi con le mani tra la terra, vasi, semi e etichette, nel caos che la serra racchiude tra la fine dell’inverno e i primi caldi estivi.
Sperando sia una primavera meno umida e più calda.
Buon 2021.
Bocche di leone Tulipano Creme Upstar Le rose della nonna, le più belle Lisianthus e Acroclinium I Ranuncoli Camomilla Stessa pianta, colori diversi La celosia La macchina sempre piena Ranuncoli I fiordalisi La Spirea Fiori estivi