Piante verdi in casa: la guida
Come non uccidere le tue piante in poco tempo

Avere piante in casa ormai è risaputo, è una moda.
Per chi vive in città o in una zona particolarmente cementificata, è bello crearsi uno spazio verde in casa o sul terrazzo.
Una confort zone dove rifugiarsi per una pausa dallo studio o dallo smart working, un piccolo giardino tropicale, non è solo bello ma ha anche un grandissimo potere terapeutico contro lo stress e le mille ansie che ci affliggono (soprattutto se c’è una pandemia in corso).
Prendersi cura di una pianta è l’hobby perfetto perfino per chi non ha un hobby; ma ricordiamoci che a differenza della collezione di bottiglie vuote custodite come trofei, una pianta è un essere vivente. Consideratele quindi come il vostro animale domestico!



1. L'illuminazione giusta

F-O-N-D-A-M-E-N-T-A-L-E per tutti gli esseri viventi, per voi e per le vostre piante comprese. Spesso ricevo foto di S.O.S. dove la pianta è posizionata su mobiletti/angoli dove non arriva luce sufficiente.
Alcune piante hanno bisogno davvero di tanta luce (pensate solo che dovrebbero vivere all’esterno…).
Non amano la luce diretta, cercate quindi di ombreggiare la stanza con delle tende bianche (non nere, sennò siamo da capo) in modo tale che i raggi solari non brucino le foglie. I posti migliori sono le stanze con finestre a sud-ovest, dove c’è luce per la maggior parte della giornata. Se non avete delle finestre in questa posizione, basterà posizionarle il più vicino possibile alla fonte luminosa.
L’inverno solitamente è il mese più critico. Se non riuscite a fornire illuminazione in nessun modo, potete ricorrere a delle lampade al LED ideate per questo scopo.

2. Umidità adeguata
Piante che vivono praticamente in uno (ri)stagno d’acqua e piante con il terriccio talmente asciutto che sembra carta vetrata. Da una parte le piante muoiono per ristagno idrico e dall’altra perché i padroni hanno deciso di farle passare le pene dell’inferno.
Bisogna annaffiare né troppo né poco. Il giusto.
Come fare a capire quando è il giusto momento?
Innanzitutto in base alla stagione: chiaramente d’estate annaffierete più spesso (anche ogni giorno, se portate le piante fuori) mentre d’inverno pochissimo. Solitamente d’inverno le annaffio ogni 10-15 giorni, alcune anche dopo più di 4o.
Perché se anche sono all’interno con una temperatura costante, dovrebbero seguire il corso naturale delle stagioni e quindi avere un periodo di letargo; in genere da novembre a fine febbraio le piante non producono nuovi germogli e quindi non vanno annaffiate e concimate con la stessa frequenza estiva.
Trucchetto del bastoncino o dell’indice:
Per capire se il terriccio ha bisogno d’acqua, inserite uno stuzzicadenti o il vostro indice, se il legno sarà umido con terriccio attaccato (e pure il vostro dito) aspettate ancora qualche giorno, perché all’interno c’è ancora umidità. Se no, nel dubbio aspettate ancora un giorno. Non si sa mai.
IMPORTANTE:
Dopo ogni annaffiatura, fate sgocciolare per qualche minuto la pianta, e togliete qualsiasi rimasuglio d’acqua dal sotto vaso o copri vaso. Il ristagno idrico produce funghi e batteri a livello radicale e di solito il 60 % del collasso della pianta avviene per questo motivo. Usate dell’argilla espansa nel sottovaso per scongiurare ogni minima goccia d’acqua.
Ah, mi stai dicendo che il vaso della tua pianta non ha il foro di scolo? Beh, cosa ne parliamo a fare…


3. La ventilazione
E qui arriviamo ad un punto critico, onestamente nemmeno io riesco a risolvere definitivamente questo problema quando le piante sono in casa. D’estate, una volta portate all’aperto, invece mi è molto più facile.
La scarsa ventilazione (assieme ad altri fattori) spesso provoca molti problemi alla pianta:
afidi, sciaridi, cocciniglia di ogni colore, prolificazione di malattie fungine e batteriche.
A questo non c’è una soluzione facile ed immediata, ci vuole solamente tanta pazienza.
Bisogna far trovare un equilibrio alla pianta, tra i due fattori sopra elencati e una giusta ventilazione.
Certo, le correnti d’aria fredda le destabilizza in poco tempo, quindi bisogna evitare di far arieggiare troppo le stanze dove si trovano le piante, sopratutto d’inverno.
L’unica soluzione è controllare settimanalmente che non abbiano iniziato a sviluppare qualche comportamento strano dovuto a malattie o parassiti, e nel caso, isolarla dalle altre piante il prima possibile e iniziare una cura adeguata.

Altri consigli utili
Non mettere le piante sopra/attaccate ai termosifoni.
Informarsi se la pianta è da interno o esterno.
Pulire regolarmente le foglie con un panno umido.
Usare un terriccio adeguato e un concime indicato per la vostra pianta.
Ma il consiglio più importante...
Non dimenticarti di loro!
Amale, curale, venerale, parla a loro ogni giorno. Perché nei momenti più tristi possono essere delle buone amiche. Le migliori, forse, durante una pandemia.